L’omesso versamento IVA risultante dalla dichiarazione annuale di ammontare eccedente 250 mila euro per ciascun periodo d’imposta, assume riflessi penali “entro il termine di versamento dell’acconto relativo al periodo d’imposta successivo”.
Entro il 27 dicembre 2023 quindi è possibile evitare le conseguenze penali per gli omessi versamenti IVA 2022. Per esempio, se fosse rimasta insoluta IVA del 2022 per 350.000 euro, al fine di evitare conseguenze penali, si dovrà provvedere a ravvedere entro il 27 dicembre 2023 un importo di Iva non versata per almeno 100.000 euro, in modo da ridurre il debito residuo a non più di 250.000 euro.
In ogni caso, la non punibilità del reato potrà essere ottenuta anche se, prima della dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado, i debiti tributari, comprese sanzioni amministrative e interessi, risulteranno integralmente estinti.