E’ stato approvato dalla Giunta dell’Emilia Romagna lo schema di convenzione tra la Regione ed UnionCamere per il trasferimento a quest’ ultima di oltre 21 milioni di euro messi a disposizione dal Governo attraverso l’ultimo Decreto Legge, per la realizzazione di bandi territoriali per l’erogazione di contributi a fondo perduto a sostegno di Pubblici Esercizi (bar, ristoranti, pub, osterie…) colpiti duramente dalle limitazioni e dalle chiusure imposte dall’emergenza sanitaria.
In base alla predetta Convenzione tra Regione ed Unioncamere, attraverso la collaborazione delle Camere di Commercio del territorio, si intende dare un ristoro parziale e una tantum ai pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande dell’Emilia-Romagna, a fronte della perdita di fatturato nei mesi di novembre e dicembre 2020 a causa delle forti limitazioni all’attività derivanti dalle misure di mitigazione del rischio Covid 19.
I primi a partire sono ristoranti e bar: il 20 gennaio in tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini, verranno emanati i bandi per gli esercizi che potranno così richiedere i ristori regionali. La Regione ha stanziato 21,3 i milioni di euro, affidandone la gestione alle Camera di Commercio, che faranno i singoli bandi in ogni provincia, attraverso una convenzione già approvata con Unioncamere Emilia-Romagna.
La Regione gestirà invece direttamente due bandi. Uno, in preparazione, da 1,5 milioni di euro rivolto ai gestori delle piscine pubbliche date appunto in gestione tramite convenzione, per l’erogazione di un contributo diretto una tantum in un’unica soluzione. Il secondo, a febbraio, da 2 milioni di euro, a beneficio invece di Taxi e Noleggio con conducente (Ncc), bonus erogati anche in questo caso direttamente dall’Amministrazione regionale sulla base delle licenze in essere: sono circa 3mila i soggetti interessati in tutta l’Emilia-Romagna.
A fine gennaio, probabilmente attraverso una nuova convenzione con le Camere di Commercio, che faranno i relativi bandi, verranno messi a disposizione fondi per i ristori alle seguenti attività: imprese culturali e cinema (circa 2,5 milioni di euro); palestre (2 milioni di euro); spettacolo viaggiante (1 milione di euro); discoteche e locali da ballo assimilati (3 milioni di euro).
Cifre che verranno definite con esattezza in questi giorni, così come sono in corso di definizione le modalità di gestione dei ristori decisi per maestri di sci, di snowboard e addetti degli impianti sciistici (1 milione di euro) e per le guide turistiche (1 milione di euro).
Rimangono poi circa 4 milioni di euro da destinare ai ristori per altre categorie, fra cui venditori ambulanti in fiere e sagre paesane.
fonte Regione Emilia Romagna