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Il bilancio di sostenibilità: cos’è e quando è obbligatorio

Il bilancio di sostenibilità, a differenza del bilancio d’esercizio, non è un documento contabile ma fornisce invece informazioni agli stakeholder sui risultati economici, sociali e ambientali generati dalla azienda nello svolgimento delle proprie attività.

La rendicontazione delle informazioni non finanziarie è obbligatoria per le aziende quotate e del settore bancario-assicurativo, di grandi dimensioni, mentre è volontaria per la restante platea di aziende.

  • La nuova direttiva sul Corporate Sustainability Reporting prevede, a decorrere dal 2023, l’estensione dell’obbligo di redazione della dichiarazione non finanziaria a:
    tutte le società quotate nei mercati regolamentati europei (ad esclusione delle micro imprese), incluse le società non europee che sono quotate in mercati europei; le piccole-medie imprese quotate dovranno rispettare l’obbligo con applicazione dal 1° gennaio 2026;
  • tutti gli istituti di credito e assicurazioni quotati e non quotati di grandi dimensioni
    tutte le società che soddisfino almeno 2 dei 3 requisiti dimensionali previsti per almeno due esercizi consecutivi:

    • numero medio di dipendenti pari a 250,
    • totale Attivo Stato Patrimoniale di 20 milioni di euro,
    • totale Ricavi pari a 40 milioni di euro.

A prescindere da obblighi di legge, sono sempre più le grandi aziende che già oggi richiedono che i propri fornitori (comprese le PMI) includano “dichiarazioni non finanziarie” nel proprio bilancio e lo faranno con sempre maggior frequenza, anche per soddisfare le novità introdotte dalla nuova direttiva sul Corporate Sustainibility Reporting.

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