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Dal 1 novembre servizio massivo verifica del codice fiscale

Dal 1° novembre al 15 dicembre 2022 i soggetti che cooperano con le attività dell’Agenzia Entrate (imprese bancarie e assicurative, altri operatori finanziari, gestori di utenze, gestori di fondi integrativi del servizio sanitario nazionale) potranno accedere al Servizio Anagrafico Massivo SM1.02 e verificare in forma massiva l’esistenza deli codici fiscali dei clienti e della corrispondenza con i dati anagrafici presenti in Anagrafe Tributaria, acquisendo, ove mancanti, le informazioni corrette.
Possono fruire  del servizio unicamente i soggetti che abbiano inviato all’Agenzia Entrate le comunicazioni obbligatorie per l’anno precedente la richiesta di verifica.

Come si accede
Il servizio è erogato via PEC, e gli enti interessati devono essere accreditati al SID (sistema di interscambio flussi dati), che permette, per gli enti caratterizzati da particolare complessità organizzativa e numerosità dei clienti, anche il colloquio automatizzato tra sistemi mediante scambio di file in modalità FTP su rete privata virtuale (VPN).
Con il Servizio Anagrafico Massivo è possibile individuare il soggetto per codice fiscale o per dati anagrafici. Qualunque sia il metodo di interrogazione utilizzato, le informazioni anagrafiche e il codice fiscale restituiti dal servizio corrispondono alla situazione più aggiornata registrata in Anagrafe Tributaria per il soggetto in questione.

Il servizio consente, per ogni file di richiesta inviata, l’interrogazione di un numero massimo di 100.000 posizioni. L’Ente può trasmettere più file di richiesta ed il numero massimo di interrogazioni/verifiche è determinato in proporzione a quello delle comunicazioni inviate all’Agenzia delle Entrate per l’anno precedente la richiesta.

I soggetti che accedono per la prima volta al servizio possono verificare un numero di codici fiscali pari al totale delle comunicazioni inviate per l’anno precedente, mentre, gli enti che hanno già fruito del servizio, possono verificare un numero di codici fiscali pari al 20% del numero di comunicazioni inviate all’Agenzia per l’anno precedente.

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