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Contributi Covid-19 per eventi calamitosi: gli stati di emergenza vigenti in Emilia-Romagna al 31 gennaio 2020

Il contributo a fondo perduto previsto dal D.L. Rilancio, così come il credito d’imposta sulle locazioni, spettano, anche in assenza dei requisiti di riduzione del fatturato, ai soggetti che hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni colpiti eventi calamitosi i cui stati di emergenza erano ancora in atto alla data dal 31 gennaio 2020 (data di dichiarazione dello stato di emergenza da COVID-19).

La Protezione Civile Emilia Romagna ha pubblicato una pagina dedicata con l’indicazione degli stati di emergenza vigenti in Emilia-Romagna al 31 gennaio 2020.

In particolare, per quanto riguarda i territori della Regione Emilia-Romagna che, al 31 gennaio 2020, erano ancora in stato di emergenza la Protezione Civile evidenzia:

  • la Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 08 novembre 2018; lo stato di emergenza è stato prorogato con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 21 novembre 2019 (eventi 27 ottobre/05 novembre 2018 – durata 12 mesi);
  • la Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 26 giugno 2019 (eventi maggio 2019 – durata 12 mesi);
  • la Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 02 dicembre 2019 (eventi novembre 2019 – durata 12 mesi, come da articolo 1, comma 1 della Deliberazione del 14 novembre 2019, di cui estende gli effetti).

Poiché negli atti sovracitati, non vi sono delimitazioni per Provincia e/o Comune si rimanda alle disposizioni già pubblicate dall’Agenzia delle entrate, nonché ad eventuali successive note interpretative che dovessero uscire in merito.

Con la risposta all’interpello numero 470 del 7 novembre 2019 l’Agenzia Entrate ha chiarito che le agevolazioni fiscali (il caso specifico trattava la cedolare secca al 10%) si applicano anche nei Comuni colpiti da calamità, ma solo quelli individuati dai provvedimenti dei Commissari delegati dal Consiglio dei Ministri.

Occorre quindi far riferimento ai provvedimenti dei commissari delegati che, oltre a indicare i criteri e le modalità attuative per far fronte alle emergenze, individuano anche i comuni colpiti dagli eventi calamitosi in esame.

Purtroppo non esiste un elenco chiaro ed esaustivo dei Comuni che rispetta le condizioni sopra indicate e che consentono l’accesso ai contributi Covid a prescindere dal calo di fatturato. Inoltre ricordiamo che l’accesso a contributi non spettanti comporta, oltre alle sanzioni tributarie, anche conseguenze di carattere penale.

Invitiamo pertanto i soggetti potenzialmente interessati a contattare gli uffici del proprio Comune di riferimento per ottenere indicazioni precise (meglio se scritte).

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