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La comunicazione per la cessione del credito e i chiarimenti dell’Agenzia Entrate

Con Provvedimento n. 283847/2020 l’Agenzia Entrate ha approvato il modello di Comunicazione per l’esercizio dell’opzione per lo sconto sul corrispettivo o per la cessione del credito d’imposta relativo ad una delle detrazioni “edilizie” ex art. 121 del DL 34/2020.

La possibilità di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito spetta non solo per gli interventi che godono del “cosiddetto superbonus del 110%” ma anche per il bonus facciate, nonché per gli interventi in genere di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuate negli anni 2020 e 2021.

La “Comunicazione” deve essere presentata, esclusivamente per via telematica, anche per il tramite di un intermediario abilitato, a cura dal beneficiario della detrazione ovvero in caso di lavori condominiali dall’amministratore del condominio entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese per cui viene esercitata l’opzione.

Per le spese sostenute nel 2020 la comunicazione può essere trasmessa a partire dal 15 ottobre 2020.

Vale la pena precisare che la locuzione “sconto in fattura” generalmente utilizzata per definire la cessione del credito al fornitore costituisce in realtà una modalità di pagamento in natura mediante appunto la cessione del credito. Il fornitore pertanto dovrà esporre l’intero importo della sua prestazione su cui applicherà l’IVA ai sensi di legge. La riduzione del corrispettivo costituirà pertanto uno sconto finanziario quantificato in misura pari a quanto concordato fra le parti. È di tutta evidenza che per motivi di equivalenza finanziaria il fornitore acquisterà il credito ad un valore inferiore al suo valore nominale.

Con la Circolare n. 24/E l’Agenzia ha altresì chiarito che possono accedere al Superbonus del 110% anche i familiari e i conviventi del possessore o detentore dell’immobile che sostengono la spesa per i lavori effettuati sugli immobili a loro disposizione. Via libera al Superbonus anche per imprenditori e autonomi sulle unità abitative rientranti nella sfera privata. Rientrano inoltre nel plafond agevolabile i costi per i materiali, la progettazione e le spese professionali connesse (perizie e sopralluoghi, spese preliminari di progettazione e ispezione e prospezione).

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