Il 10 dicembre 2020 (la scadenza del 30 novembre è stata rinviata con il Decreto Ristori quater) scade il termine per l’invio telematico delle dichiarazioni dei redditi.
Qualora non si procedesse all’invio entro i termini, si ricorda che la dichiarazione presentata tardivamente, ma entro il termine di 90 giorni dalla scadenza, si considera comunque valida.
Il contribuente subirà, a causa del ritardo nell’adempimento, l’irrogazione di una specifica sanzione.
I 90 giorni successivi, per l’invio tardivo della dichiarazione considerata ancora valida scadono il 10 marzo 2021.
La sanzione ordinaria per l’invio tardivo delle è variabile dal 120% al 240% dell’imposta dovuta, con l’applicazione del minimo di 250 euro. Invece, se non sono dovute imposte, la sanzione è variabile da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 euro.
Se il contribuente regolarizza la tardività entro il 10 marzo 2021, la sanzione minima viene ridotta a un decimo e ammonta a 25 euro (art. 13, comma 1, lettera c), D.Lgs. n. 472/1997).