La Legge di bilancio 2021 (LEGGE 30 dicembre 2020, n. 178 pubblicata in GU Serie Generale n.322 del 30-12-2020 – Suppl. Ordinario n. 46), all’art. 1 comma 40 stabilisce che la nozione di “preparazioni alimentari” iscritte al numero 80) della tabella A, parte III, allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e per le quali risulta applicabile l’aliquota IVA ridotta del 10%, “deve essere interpretata nel senso che in essa rientrano anche le cessioni di piatti pronti e di pasti che siano stati cotti, arrostiti, fritti o altrimenti preparati in vista del loro consumo immediato, della loro consegna a domicilio o dell’asporto”.
Vengono quindi risolti positivamente i dubbi sorti lo scorso 14 dicembre 2020, a seguito della risposta all’Interpello n. 581 fornita dall’Agenzia Entrate (leggi in proposito Food delivery, le regole IVA per i pasti ordinati via app: nostro articolo per agendadigitale.eu).